Garantiti 100 miliardi di euro di liquidità per le aziende fino a 499 dipendenti e i professionisti
Il Fondo di Garanzia statale – già ampliato dal Decreto Cura Italia con 1,5 miliardi di euro – completa così la sua trasformazione, divenendo a tutti gli effetti uno strumento a supporto della piccola e media impresa, a tutela di imprenditori, artigiani, autonomi e professionisti, nonché a salvaguardia dell’export e di tutti quei settori che costituiscono con le eccellenze del Made in Italy la spina dorsale del nostro sistema produttivo.
E’ previsto un forte snellimento delle procedure burocratiche per accedere alle garanzie concesse dal Fondo, che agirà su tre direttrici principali:
- garanzia al 100% per i prestiti fino a 25.000 euro, senza alcuna valutazione del merito di credito. In questo caso le banche potranno erogare i prestiti senza attendere il via libera del Fondo di Garanzia;
- garanzia al 100% (di cui 90% Stato e 10% Confidi) per i prestiti fino a 800.000 euro, senza valutazione andamentale;
- garanzia al 90% per i prestiti fino a 5 milioni di euro, Confidi, senza valutazione andamentale.
Stando alla bozza di Decreto, la garanzia al 100% è riconosciuta alle PMI, agli imprenditori individuali e agli esercenti arti e professioni la
cui attività sia stata danneggiata dall’emergenza COVID-19, come da dichiarazione autocertificata, in presenza di determinati requisiti. I finanziamenti fino a 25.000 €, per la concessioene dei quali non sarà eseguita nessuna valutazione del merito di credito, devono:
- prevedere l’inizio del rimborso del capitale non prima di 18/24 mesi dal momento di erogazione;
- avere una durata minima da 24 fino a 72 mesi;
- avere un importo non superiore al 25% dell’ammontare dei ricavi del soggetto beneficiario, come risultante dall’ultimo bilancio depositato o dell’ultima dichiarazione presentata alla data della domanda della garanzia e comunque non superiore a 25.000 euro.
Si evidenzia, infine, che mentre per l’applicazione della garanzia al 100% le nuove procedure dovrebbero essere immediatamente operative, l’estensione al 90% per gli altri casi dovrebbe essere soggetta a preventiva autorizzazione della Commissione Europea. In attesa di tale autorizzazione, varrebbe l’estensione della garanzia all’80%.
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